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Objavio/la ##deleted_821914
Videotranskripcija
Finalmente a casa, non ne posso più di questa vita, sempre in viaggio, Miami, New York, Maldive, Bahamas, mai un minuto di tre guardo a dedicare a me stessa, per poter riflettere, per avere un po' di pace.
Certo, in molti invidiano il mio lavoro, pensando che viaggiare sia il paradiso, anch'io pensavo questo all'inizio, ed ero carica di entusiasmo, ma con gli anni, dopo aver trascorso migliaia di chilometri sugli aerei e aver visto tutto quello che c'era da vedere, beh, ti riscopri tutto ad un colpo a trent'anni completamente sola,
senza aver costruito nulla di concreto, senza una famiglia, né l'affetto di un uomo da cui tornare.
Ed è così che, per non vedere la mia penosa condizione, mi rifugio nella mia doppia vita.
La notte esco e mi trasformo. Non sono più Silvia. Mi sono data un altro nome, un nome d'arte.
Evita. Evita Pozzi. Mi insibisco nei locali di L'Abdenz e ritorno a casa quasi sempre all'alba.
Ieri il capo del personale lo è venuto a sapere e mi ha voluto parlare.
"Ma che mi combini, che mi combini, ti hanno visto, ti vedono, giri la notte, i locali di notte, i post e le cartoline, non si può più andare avanti così, lo sanno, lo sanno, già lo sai la nostra compagnia non ha avuto una buona stampa,
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